Tra i miti e leggende dei Colli Euganei
E’ una sorta di folletto con copricapo e babbucce di colore rosso che vive nei boschi, nei rovi impenetrabili, oppure fra i rami degli alberi.
La tradizione padovana narra che il signor Salva Nello, un contadino così povero da non potersi permettere nemmeno della legna per scaldarsi in casa, in una gelida sera invernale uscì per rubarla da un podere vicino. Ne prese tre fascine e, mentre si accingeva a rientrare di corsa, sorse la luna in cielo, rischiarando l’oscurità. Per non essere scoperto, pensò di oscurarla lanciandole una delle fascine rubate, i cui rami si piantarono sulla superficie bucandola, e tingendo gli abiti di Nello di rosso.
La luna si arrabbiò molto e lo maledisse, trasformandolo in un folletto destinato a rubare. Da quel momento Salva Nello, diventato salbanéo, o salvanéo, si aggira sui Colli rubando per sopravvivere.
Il Salbanéo adora i bambini, ai quali ama donare squisiti dolciumi. È un po’ impertinente con le fanciulle che si trovano a vagare nei boschi.
Le tradizioni popolari lo additano come la causa di incidenti ed intoppi nella vita contadina, quali pagliai che prendono fuoco o mucche inquiete in stalla.