Giubileo 2025 – I luoghi giubilari del padovano

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Anche nei dintorni di Abano e Montegrotto i pellegrini possono trovare alcuni luoghi scelti come giubilari e meta di pellegrinaggio, a cui è connessa l’Indulgenza giubilare

Sebbene le Porte Sante siano soltanto quelle delle quattro Basiliche Papali maggiori a Roma, nella diocesi di Padova sono stati scelti come giubilari e meta di pellegrinaggio alcuni luoghi particolari, a cui è connessa l’Indulgenza giubilare, presso i quali è utile portarsi come comunità, come gruppi o come singoli, per vivere la fede e le sue sorgenti, l’esperienza del cammino e della penitenza, la storia della Chiesa, così come le attenzioni spirituali, caritative e formative già ricordate dalla Bolla Spes non confundit.

Per questo motivo nella diocesi di Padova si potranno visitare luoghi di culto e di fede, ma anche luoghi specifici che ricordano la cura e la carità, la giustizia e la pace.

I luoghi giubilari esporranno un “segno” di riconoscimento.

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Santuario Beata Vergine Assunta, Monteortone di Abano Terme

Era il maggio del 1428 quando Pietro Falco, uomo d’armi, venne a Monteortone a cercare sollievo alle sue vecchie ferite di guerra. Pochi i benefici delle cure termali, ma grande era la fede di Pietro, che era solito ritirarsi a pregare in un boschetto ai piedi del colle, vicino a una sorgente. Qui un giorno gli apparve la Vergine e così gli parlò «Va’, Pietro, e in questo mio fonte lavati, che recupererai la sanità. Risanato, cerca nel fondo delle acque, che ivi tra i sassi sepolto ritroverai un quadretto con la mia immagine. Manifesta a tutti, con la grazia ricevuta, il quadro ritrovato, dichiarando che questo luogo silvestre è in mia protezione e che bramo per l’avvenire sia qui riverito il nome del mio santissimo figlio e mio».
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Abbazia Benedettina di Praglia – Teolo

Nel luogo che i romani chiamarono Pratalea per le distese erbose, un lungo viale alberato conduce al complesso monastico benedettino di cui la tradizione storica assegna la fondazione a Maltraverso dei Maltraversi tra l’XI e il XII secolo. Posto sotto la giurisdizione del monastero di Polirone (San Benedetto Po, Mantova) nel 1124, fu eretto in feudo da Federico II nel 1232 e divenne autonomo nel 1304. Nel 1448 l’abbazia fu unita alla congregazione di Santa Giustina di Padova, che dal 1469 ne promosse la ricostruzione e la rinascita spirituale e culturale. Due le soppressioni: nel 1810 a opera di Napoleone e (dopo il ripristino effettuato nel 1834 da Francesco I) nel 1866; tornò ai benedettini nel 1904.
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Duomo vecchio e Santuario delle Sette Chiese, Monselice

«Concediamo nel Signore misericordiosamente a tutti i fedeli d’ambo i sessi veramente pentiti, confessati e comunicati, i quali visiteranno la detta chiesa, e sei altre cappelle già erette, o da erigersi in vicinanza alla stessa, e devotamente ivi pregheranno Dio per la concordia tra Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l’esaltazione della Santa Madre Chiesa, le stesse indulgenze, remissione dei peccati e grazie spirituali, le quali sogliono e possono conseguire tutti coloro che visitano le Sette Chiese dentro e fuori delle mura di Roma».
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