La mostra verte su un genere pittorico – quello del ritratto – che nei secoli non ha mai conosciuto crisi, in quanto memoria e racconto delle vicende umane, concentrandosi sul ritratto naturalistico sviluppatosi nell’ultimo quarto del Cinquecento.
A Padova, principale sede universitaria della Serenissima e fucina del genere ritrattistico, la committenza era costituita in gran parte da professori dello Studio e notabili per i quali la riconoscibilità dei volti rappresentava una qualità imprescindibile. Solo se somigliante, il ritratto poteva trasmettere l’immagine del personaggio illustre ai posteri e concorrere utilmente a eleggerlo a esempio di virtù. Non stupisce dunque che proprio nella città antoniana abbia lavorato Francesco Apollodoro (Venezia 1531 – Padova 1612), il pittore che meglio seppe rispondere a queste esigenze. Suo diretto concorrente, a Venezia, fu il più giovane Leandro Bassano (Bassano 1557 – Venezia 1622), tra i maggiori specialisti del genere a cavallo tra Cinque e Seicento.
Il percorso della mostra comprende una selezione di dipinti appartenenti alle raccolte del Museo d’Arte Medioevale e Moderna di Padova, nonché due ritratti inediti di Francesco Apollodoro della collezione Selvatico Estense di Imola. Un tempo conservati nel palazzo di famiglia Frigimelica Selvatico Estense, poi Montesi, sono eccezionalmente tornati nella loro città d’origine per questa occasione. Completano l’esposizione alcuni libri illustrati con ritratti calcografici di personaggi di rilievo dell’epoca provenienti dalla Biblioteca Civica e da quella Universitaria di Padova.
Grazie alle tecnologie digitali, alcuni degli effigiati riacquistano una seconda vita nella contemporaneità, instaurando un contatto visivo con lo spettatore e talora rievocando il senso della loro esperienza padovana. In mostra si può vedere anche il ripristino digitale di un’importante opera di Leandro Bassano andata distrutta durante la seconda guerra mondiale: il Ritratto di Leone Bonzio, già allo Staatliches Museum Schwerin (Germania).
5 aprile – 28 maggio 2023
Palazzo Zuckermann, corso Garibaldi 33
Info
ingresso libero
orario 10:00-!9:00
chiuso i lunedì non festivi e il I maggio
tel. 049 8205664